Il lavoro del traduttore è quello di trasporre un testo dalla lingua originale alla lingua di destinazione, mantenendo inalterato il significato, preservando lo stile del testo e ricorrendo ad opera di adattamento, se il caso lo richiede. Infatti, a causa delle differenze tra lingue, spesso è molto problematico se non impossibile, conservare intatto il senso del testo, considerando anche la metrica, il suono, il registro linguistico e il ritmo. In questi casi il traduttore si trova costretto ad operare degli “arrangiamenti” che variano a seconda del testo e della finalità prevista dalla traduzione stessa.
Come diventare traduttori professionali
Spesso ci si chiede come poter diventare traduttori di un certo livello. È una buona domanda in considerazione di numerosi fattori, basti pensare che si tratta di una professione all’avanguardia, molto richiesta e per cui non vi è un’offerta particolarmente ampia. In Italia, infatti, si contano all’incirca 15.000 persone che svolgono con stabilità la professione di traduttore. La professione del traduttore è talmente recente che l’Italia è l’unico paese in Europa che non ha ancora provveduto ad una regolamentazione legale. Infatti, non esiste ancora un albo, ma un recente progetto di legge ha richiesto l’istituzione di un vero e proprio ordine professionale. In ogni caso per diventare traduttori professionali è richiesta una buona padronanza e conoscenza della lingua sia di arrivo che di partenza; una buona cultura generale che spazi in più campi e grande conoscenza della materia trattata. In pratica non è sufficiente l‘ottima padronanza delle lingue e grandi doti di analisi, ma anche l’argomento oggetto del testo deve essere ben conosciuto. Solo così è possibile trasporre anche le sfumature troppo specialistiche che rischierebbero di perdersi.
Il percorso formativo per specializzarsi traduttori professionali
Ogni campo d’attività richiede peculiarità specifiche, ma a livello generale è richiesta l’ottima conoscenza di più lingue ma, al tempo stesso, una specializzazione nel campo in cui si intende lavorare, che può essere quello giuridico, economico piuttosto che scientifico. Dal punto di vista universitario i corsi di laurea magistrale consigliabili, sono:
- Traduzione e Interpretariato (LM-94)
- Culture moderne comparate (LM-14)
- Lingue straniere per la comunicazione internazionale (LM-38)
- Lingue e civiltà dell’Asia e dell’Africa (LM-38)
In realtà dobbiamo precisare che non esiste un percorso canonico da seguire. Se si è in possesso delle doti di partenza, infatti, ci si può specializzare senza per forza seguire un corso universitario. Segnaliamo l’importanza della formazione online, che consente di apprendere efficacemente e brevi manu nuove tecniche e competenze che fioriscono di continuo. Sono, ad esempio, sempre più richieste le figure di traduttore per il web per cui non è previsto un percorso puntuale, ma invece esperienza e interesse per l’informatica. La formazione online è, inoltre, sempre più richiesta perché garantisce un aggiornamento professionale costante e risponde bene alle esigenze di fruibilità on demand che rispettano gli spazi e l’autonomia con cui, di base, il traduttore professionale gestisce il proprio lavoro.
Come lavorano oggi i traduttori professionali
Bisogna, inoltre, considerare che esistono diversi tipi di traduttori. Il traduttore tecnico-scientifico, si occupa di manuali e testi scientifici, prevalentemente di tipo economico, medico o giuridico. In questo caso vi è poco spazio per l’interpretazione, perché la fraseologia è molto tecnica. Il traduttore per l’editoria si occupa di opere letterarie, saggi e narrativa. L’adattatore dialoghista, si occupa, invece, dei testi per il cinema, curandone l’elaborazione e la traduzione in accordo con il ritmo del labiale, cruciale in fase di doppiaggio. Il localizzatore si occupa, infine, di testi per il web. I traduttori possono svolgere un’attività lavorativa dipendente e/o autonoma, in questo caso si parla di free lance. Quest’ultima è la modalità più frequente. L’attività può essere svolta nel settore pubblico, in quello privato e in campo associativo. Di solito sono gli stessi traduttori che propongono la propria collaborazione, oppure che vengono incaricati per seguire determinati progetti. Si dimostra utile l’appartenenza ad associazioni di categoria.
Perché traduttori si diventa.